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Ennesima notte amara di Champions League per l'Inter, col secondo ko di fila in Europa che rischia di mettere i bastoni tra le ruote alle ambizioni nerazzurre. In un San Siro sold out in un match di cartello contro il Liverpool, gli uomini di Chivu subiscono e reagiscono nella prima frazione, poi giocano bene nella seconda e soltanto un "rigorino", perché tale può essere definito, nega un punto che sarebbe stato giusto per quanto visto sul campo. Che non sarebbe stata serata lo avevano suggerito anche i due ko di Calhanoglu e Acerbi, infortuni che si aggiungono a una sconfitta che rovina i piani della squadra milanese, costretta ora a dare il massimo negli ultimi due appuntamenti per evitare i playoff ed entrare direttamente tra le top 8 della competizione.
Una gara dai due volti, come spesso accade in casa Inter. Il primo, quello confuso e tramortito dall'avvio sprint del Liverpool, il secondo quello con gli occhi della tigre che i nerazzurri vestono dopo il gol annullato a Konaté dal VAR. Ma il VAR dà e toglie, perché oltre ai 29 che hanno rincorso per 90' e più il pallone in campo, tra i protagonisti c'è proprio la sala in cui il tedesco Soren Storks ha più volte richiamato il collega Zwayer. Giusto annullare la rete del francese al 32', per evidente tocco di mano di Ekitiké su colpo di testa di Van Dijk, forse un po' troppo assegnare il rigore ai Red su trattenuta di Bastoni su Wirtz che però, va detto, ha peccato di ingenuità.
Errore che costa caro ai nerazzurri, perché fino all'88' il pareggio era il risultato giusto per quanto visto in campo. Tra le occasioni di Jones e Gravenberch e le risposte di Lautaro e Barella, infatti, lo 0-0 sarebbe stato il punteggio giusto. Giusto per quello che le due squadre hanno prodotto, giusto per come si sono opposte alle scorribande offensive. E sarebbe stato anche occasione per Chivu per dare un altro scossone ai suoi, per dare maggior consapevolezza alla squadra dopo i due larghi successi con Venezia e Como. Il tecnico ci ha messo del suo, richiamando spesso i suoi all'ordine e dando le giuste indicazioni da bordo campo. Soprattutto in occasione del break per il VAR che ha annullato la rete di Konaté, col rumeno capace di scuotere i suoi facendogli cambiare completamente atteggiamento.
Ma non è bastato, perché forse serviva giusto qualcosina in più per sfondare il muro Reds. Ma con la ThuLa in letargo, frutto di una prestazione di Thuram al di sotto delle aspettative, la difesa della squadra di Slot ha avuto vita facile. E ora a Chivu e ai suoi tocca rimboccarsi le maniche in Europa, perché il doppio ko tra Atletico Madrid e Liverpool rovina i piani ai nerazzurri le cui due sfide finali saranno altrettanto complicate contro Arsenal e Borussia Dortmund. Insomma, in Champions League ci sarà da lottare e sudare per evitare i playoff per rendere meno pesante il prosieguo della stagione.